A volte mi chiedo perché ogni concerto di Natale diventi via via più leggero nonostante le fatiche e le dimensioni dell’evento aumentino assieme agli impegni.
Il Maestro RobertoBrisotto nel frattempo è diventato Maestro della Cappella Civica della Cattedrale di San Giusto in Trieste, una Istituzione che vive il suo quattrocentosettantottesimo anno, e ciò nonostante era lì con noi, pur sapendo della Messa del giorno successivo, ad onorare la tradizione e… Nani. Lui ne ha descritto delicatamente l’incedere incerto disegnando assieme il moto ovale delle ruote imperfette del suo carrettino con la sua Musica dolce.
Il Maestro Emilia Ivanova è finalmente riconosciuta una delle migliori insegnanti di violino che mai abbiano calcato la nostra terra, nonostante le stupide invidie immotivate, accreditata dai risultati e non dalle chiacchiere, ha conquistato i cuori e l’ammirazione dei veri addetti ai lavori e non di patetici figuri autoincensanti. Come Nani ha percorso chilometri e chilometri rischiando molto e distruggendo anche un’auto pur di regalare alle persone qualche momento di Cultura.
Il gruppo dei quasi giovani più i giovani che alternano Musica e divertimento sotto la bandiera di un’amicizia che viene da lontano e trascinano amici ad aiutarci nei pesanti dopo-concerto dove svestono i panni e le ali dell’arte per diventare operai di scena. Marco, Samuele, Paola, Rebecca, Nic, Giulio, Marina, AnnaVittoria, Mauro, Andrea e tutti quelli di cui non ricordo i nomi e che appaiono miracolosamente popolando il back-stage.
Simone, che non conosco se non per la sua intelligenza sopraffina e le sue conoscenze informatiche abbinate a gusto e sensibilità, ha dato quella novità d’immagine che spesso altri vedono solo nell’inutile arrangiamento moderno di Musiche immortali come a segnare il territorio. Lui ha preso l’incarico non facile, di dare forma visibile alla nostra anima pur considerando l’unicità del singolo elemento. Far parte de gli Orkestrani significa rimanere se stessi e farlo assieme, questo lui lo ha capito. Crescere tutti perché tutto possa crescere. Nessuna individualità ma se questo dovesse accadere, e Mauro ne è prova certa, saremo ammirati del loro successo ed orgogliosi di averli avuti con noi.
Tanti piccoli Nani…
Se ne aggiungono di continuo, Francesco, Franco, Barbara…
Ogni tanto qualcuno lascia perché la libertà è sacra… ma non il disordine…
Alla fine il bilancio è positivo ed al gruppo aggiungiamo nuovi amici di assoluto prestigio come i maestri Charina Quintana, Marina Sarni, Rumiana Gavadinova e Giovanni Mugnuolo che ci onorano e ci impegnano, con la loro stima, a risultati sempre migliori.
Ecco allora, perché ogni anno i concerti diventano sempre meno faticosi!
Nani non sarà dimenticato e potrà vivere soprattutto nell’incoraggiamento di tante persone che, a fine concerto si sono avvicinate non per fare i complimenti ma per offrire il loro aiuto per l’anno prossimo perché gli Orkestrani, piano piano, come lui, stanno diventando forse un bene comune e questo è grazie al ricordo di un povero despossente eterno bambino che apriva il cuore col suo sorriso innocente e gli occhi scuri.
…al secolo Giovanni Minuzzo, in arte Nani Sustinebi!
Andrea