Oggi ho l’onore di pubblicare un concerto di Franz Doppler suonato con grande passione all’evento del 2 giugno. Non capita tutti i giorni.
Andante e Rondò, opera 25, per due flauti e pianoforte. È con grande piacere che annuncio l’esecuzione in un arrangiamento bellissimo, oltre che piuttosto complesso, per due flauti e orchestra d’archi.
La difficoltà di questo brano sta nel fatto di essere pieno di rubati, accelerandi, variazioni dinamiche, e tutti gli abbellimenti che l’accompagnamento al pianoforte riescono più semplici in quanto in quel caso è un solo pianista a dover appunto accompagnare e quindi adattare l’interpretazione. Quando, come in questo caso, è invece tutta l’orchestra ad accompagnare il solista, anzi i due solisti, in un brano dal carattere spiccatamente romantico, l’esecuzione si delinea più complessa. Occorrono un’ottima sinergia e conoscenza del pezzo da parte di tutti, per avere l’elasticità necessaria di adattarsi a quanto succede dal vivo, istante per istante. Non esiste un’interpretazione uguale alle altre e quella che segue è una esecuzione pazzesca! La concentrazione deve rimanere costante per tutta la durata del brano e questo si avverte subito, almeno stando lì, si sente quella tensione, giusta, che accompagna il musicista e che, assieme alla passione, anch’essa palpabile, si trasforma poi in Musica. Penso fosse questo che intendeva con:
Suonare una nota sbagliata è insignificante, suonare senza passione è imperdonabile
Ludwig Van Beethoven
Il concerto di Doppler si divide in due movimenti:
Andante
È il brano più dolce, in cui, secondo me, traspare tutta la magia e l’emozione che lega i musicisti. Non so se dalle immagini che abbiamo provato a “conservare” della serata di venerdì, si riesca a percepire la bellezza dei sentimenti che questo brano ha fatto scaturire.
Rondò
Un movimento molto virtuosistico per quanto riguarda il flauto. È un brano dal sapore spiccatamente ungherese (ricorderà a molti qualche celebre danza), in linea con il repertorio di Doppler.
Buon ascolto.